Respinta la petizione “Liberi dalle scorie”: Uno sfregio alla democrazia

E’ uno sfregio alla democrazia, né più né meno. Intervengano i Presidenti del Senato e della Camera per spiegare al Governo che ci sono limiti di decenza insuperabili e che c’è la Costituzione italiana che prescrive il rispetto della democrazia. Se il Governo non intende ricevere la petizione di 30mila calabresi sulle scorie pericolose e sui siti pericolosi promossa dal Quotidiano della Calabria, si è dinanzi a un vulnus alla democrazia e a un’offesa di ogni singolo cittadino calabrese”…

…”Il cittadino, si dice spesso, in Calabria non ha senso civico, ma se quando ce l’ha e lo esibisce a fargliene passare la voglia è il Governo, cosa bisogna pensare? Il Governo sovrappone il suo essere espressione di una parte politica, che evidentemente dalla petizione si sente minacciata, al suo essere Istituzione della Repubblica italiana che, in quanto tale, ha il dovere di ascoltare tutti gli italiani, siano essi al Nord al Centro e al Sud. Insisto sul punto dell’unità della Calabria, quantomeno dinanzi a fatti di rilevanza generale che riguardano la qualità della vita di ciascuno di noi, prescindendo dalle opinioni e dalle appartenenze. In questo senso, non partecipare alla grande manifestazione del 24 ottobre ad Amantea, dove tra l’altro è stato fischiato il Presidente della Provincia di Cosenza on. Mario Oliverio espressione del centrosinistra, come ha fatto il centrodestra calabrese, è stato un errore. Adesso mi auguro che tutti assieme si faccia la giusta pressione per indurre alla ragionevolezza democratica un Governo che finora, dinanzi all’allarme ambiente lanciato in Calabria, non ha avvertito il dovere di mandare neppure un ministro in Calabria. Apprendere che il ministro per l’Ambiente, on Prestigiacomo, sarà a Reggio per discutere non dell’emergenza calabrese ma di nucleare, mentre a Crotone migliaia di rifiuti tossici provenienti dalla Pertusola Sud giacciono dimenticati da più di un decennio, è, mi si passi il termine, una sconcezza inaccettabile. La Calabria invoca giustizia, verità e azioni risolutive da parte del Governo su quella che è un’autentica emergenza ambientale che mina alle fondamenta l’economia e lo sviluppo di aree interne e il ministro, anziché preoccuparsene e dialogare con i calabresi, viene in Calabria per presenziare a un convegno sul nucleare?

Pippo Callipo

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