Una Banca senza soldi

“Al Sud, specie alla Calabria, non serve una Banca senza soldi. E la Banca per il Sud o per il Mezzogiorno è una Banca che nascerebbe male, squattrinata. Come al solito a Roma c’è chi, quando si occupa del Sud, sbaglia nel rapporto dare/avere e fa confusioni terribili: noi abbiamo, soprattutto i piccoli imprenditori, bisogno di credito vero e liquido per irrobustire la filiera imprenditoriale di piccole e medie dimensioni che costituisce il vero motore che al momento consente a regioni deboli come la nostra in qualche modo di sopravvivere”…

…”Non abbiamo bisogno di un altro carrozzone di cui non si conosce la finalità, l’impianto, e che non ha un euro di finanziamento, che è contestato dagli stessi ministri meridionali del Governo lombardocentrico. Un carrozzone che farebbe felice la Lega perché si continuerebbe a gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica senza dare niente di sostanziale al Mezzogiorno, cui sono stati rubati i Fas e altri stanziamenti che erano destinate alle infrastrutture.

I piccoli imprenditori calabresi hanno bisogno di incentivi, servizi e di lotta alla criminalità. E, per discutere di banche e credito, problema serissimo da noi, hanno bisogno di un sistema bancario competitivo, che sia disponibile ad esaminare la fondatezza delle proposte d’impresa e finanziarle, per evitare che i piccoli imprenditori, che non vogliamo gettare la spugna, ricorrano agli usurai ed alla mafia. Basta con la presa per i fondelli del Mezzogiorno.

A luglio parlavano addirittura di un piano strategico per il Sud e oggi vorrebbero cavarsela partorendo un topolino che non ha la forza, le risorse e l’animo di affrontare i problemi enormi di un Sud in mano a mafie e cattiva politica. Altro che Piano Marshall!

Se il Governo non esce dall’ossessione mediatica e non abbandona l’idea dei diversivi per coprire il vuoto di analisi e proposte sul rilancio del Sud, ho l’impressione che il disagio sociale a tutti noto porrà seri problemi non solo al sistema economico nel suo insieme ma persino alla tenuta stessa della democrazia. Se la gente ha fame, se gli imprenditori non possono fare gli imprenditori, qualcosa si dovrà pur fare”.

Pippo Callipo

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