Condivido le preoccupazioni dei vescovi

Il documento dei vescovi italiani è un’analisi puntuale su molti dei mali che mettono in ginocchio il Sud. Condivido che “per risolvere la questione meridionale, è necessario superare le inadeguatezze presenti nelle classi dirigenti”. Ho l’impressione, però, che neanche la Chiesa possa smuovere la montagna che opprime il Sud e preoccupa il Paese: la commistione politica/affari/criminalità. Se le classi dirigenti “inadeguate” al Sud resistono – spesso con soggetti che hanno mezzo secolo di carriera politica – è perché a Roma piace così. Attenti al rischio meridionalizzazione dell’Italia! Se il peggio del Sud impregna il Paese l’esito è che vincono le mafie e perdiamo noi cittadini. Avremmo bisogno del contrario, che il meglio del Paese si unisse al meglio del Sud, ma al momento sembra quasi impossibile. Ciò che accade in regioni come la Calabria, in cui si consente alla vecchia politica di condizionare le scelte dei cittadini, la vita dei partiti e delle Istituzioni, attraverso il controllo clientelare delle risorse pubbliche, accade perché a Roma si è perso, in gran parte della politica, il senso delle Istituzioni.

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