Rinnovamento e riqualificazione della spesa pubblica

L’attenzione della Cisl per la Calabria è importante. Ma è tempo di pensare all’esercito in Calabria. L’esigenza di sicurezza in questa regione è altissima, aldilà delle analisi sociologiche, quel che occorre è il presidio e la difesa del territorio, spesso lasciato in balia di forze illegali. Il diritto costituzionale alla sicurezza per i calabresi è sospeso da anni. Ben sapendo, naturalmente, che per liberare il Paese dalla mafia, in Calabria soprattutto, occorre non solo una forte azione repressiva, ma anche la rottura del patto scellerato che vi è tra malaffare, politica e criminalità. Come? Anzitutto attraverso un rinnovamento della classe politica e la riqualificazione della spesa. Non si capisce davvero come sia possibile che dopo decenni di risorse qui destinate – incluse quelle comunitarie – il divario di sviluppo tra la Calabria e il resto del Paese sia non diminuito ma addirittura aumentato. Dove sono finite masse ingenti di risorse pubbliche? Se non hanno prodotto sviluppo ed occupazione, se non hanno consentito la valorizzazione dei nostri talenti e non hanno fatto della sanità un paradiso in terra, ma piuttosto l’hanno affossata con un debito di circa 3 miliardi, trasformandola in un serbatoio elettorale, evidentemente quelle risorse sono finite nelle tasche di politicanti, ‘prenditori’ e criminali. Su questo specifico dato dell’improduttività delle risorse, comunitarie in specie, che trovo a dir poco scandaloso, servirebbe, per fare finalmente luce su tutta la questione, una Commissione parlamentare d’inchiesta che, entro pochi mesi, dica finalmente parole di verità.

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