L’appello delle Associazioni per il rinnovamento della classe dirigente
Il rinnovamento della politica è alla base della buona politica. Ma come possono essere ancora credibili politici – noti ed arcinoti – che sono stati a destra, al centro ed a sinistra e che hanno tre, quattro o forse cinque legislature regionali. Dopo 15, 20, forse 30 anni di politica, con carriere spesso immeritate e comunque con davanti a sé la Calabria in ginocchio di questi giorni, non è ora che costoro cedano il passo ai giovani, alle donne, ai talenti calabresi ed alle competenze presenti sul territorio? La Casta non è una parola offensiva nei confronti della politica, bensì un sistema fatto di politici che si difendono il posto vicendevolmente e che escludono tutti gli altri, a maggior ragione le donne….
…Che ora il coordinatore del Pdl, Scopelliti, chieda di stringere un patto, per liste che non comprendano condannati o rinviati a giudizio, al segretario del Pd Guccione, suona davvero strano. Il minimo che questa brutta politica possa fare è quello di non presentarsi con condannati e rinviati a giudizio, o il sindaco di Reggio Calabria ha altre idee? Facciano, invece, qualcosa di meno retorico e di più concreto Scopelliti e Guccione, se non vogliono raccontare frottole ai calabresi. Si impegnino a non candidare persone che abbiamo fatto già due legislature regionali o nazionali, cioè che siano da dieci anni, a vario titolo, nelle Istituzioni. Dopo dieci anni, si è dell’avviso che si è dato il meglio di sé, e in Calabria si può vedere a occhio nudo di cosa sono state capaci le classi dirigenti finora, figuriamoci dopo 15, 20 o addirittura, com’è il caso di taluni, 30 anni di politica senza essere riusciti a migliorare la qualità della vita della Calabria. Ciò che si prospetta oggi è, da un lato, un centrodestra la cui classe dirigente è pari pari quella dell’esperienza fallimentare del 2000/2005, manca solo Chiaravalloti il cui posto lo prende il suo Assessore al Lavoro, Scopelliti, ma gli altri ci sono tutti e tutta la Calabria li ricorda. Una brigata di indimenticabili pasticcioni votati all’inconcludenza. Sul lato del Pd, la visione è a dir poco sconfortante: comunque vada, per loro, sarà un insuccesso per la Calabria: vinca Loiero o Bova le primarie, avremo un candidato alla Presidenza che alle spalle ha 30 e, nel caso di Loiero, 40 e rotti anni di attività. Senza contare la pessima performance offerta dai due Eroi in questi cinque anni. Idee fresche, progetti innovativi non c’è da aspettarsene, si avrebbero altri cinque anni di grigiore amministrativo.
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